dd

Visualizzazione post con etichetta festival. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta festival. Mostra tutti i post

lunedì 29 gennaio 2018

C'è una strana sensazione... (Parte 6)

...di ritorno da Angoulême. Quinto post-post Angoulême per il mio sesto viaggio nella capitale del fumetto e del mio cuore. Questa è stata la mia migliore Angoulême, e non solo perché ce l'ho ancora tutta addosso come i doloretti alle gambe e la voce completamente perduta. Potrei dire che non sono più giovane, ma è faticoso quando ti senti felice come un bambino.
Quest'anno ha segnato il ritorno della gita di gruppo, del convento, delle mitiche Tania e Sara e dei ragazzi della neonata TheSign, la scuola del fumetto di Firenze tutta nuova e tutta senza una virgola fuori posto.
Anche il pullman era stato ridipinto ma fondamentalmente era sempre lo stesso scomodissimo mezzo da battaglia pieno di giovani entusiasti aspiranti e traspiranti fumettisti.
Al mio quinto post posso smetterla di parlare di quanto sia bella questa città, che mi colpisce ancora con nuovi scorci e mi sommerge di nostalgia coi vecchi.
Navigare la città da habitué è ben diverso, quest'anno non mi sono perso, il che è una novità. Così come quelle quattro parole spiccicate in croce di francese che ora sono 8 o 9, e conto di far diventare almeno 42 al più presto. Meno tempo perso a guardare la mappa vuol dire anche più mostre, quest'anno ce ne erano di incredibili, da Osamu Tezuka 
a Naoki Urasawa, 
 
passando per un'emozionante collezione di visioni di Venezia.
Sorprendentemente anche l'angolo dei Jeunes Talents ha subito una trasformazione, con file più scorrevoli e un sistema di preselezione che ha evitato le tristi situazioni verificatesi gli anni passati.
(Nella foto, io Tommaso Campanini e altri disegnatori in coda per parlare con gli editor della Jungle durante l'edizione del 2014)
Un saluto e una menzione speciale va ai ragazzi delle varie scuole Comics TheSign e chi più ne ha più ne metta, che tanto quando siamo in pigiama siamo tutti uguali.
Non ricordo i nomi di metà di voi ma le facce e gli animi quelli sì. Spero e so che avete passato anche voi una ottima Angoulême, e mi auguro che ci ritroveremo tutti a firmare autografi e guardare i book delle nuove leve successive. O anche solo a fare altre serate sciocche e deleterie-
Un abbraccio a Vincenzo Giovanni Mattia e l'indescrivibile Bacci, la stanza 9 (come la prima volta, nel 2011...), poi Virginia, Lara, i Federichi, Marco lo scroccone infamone che ha buon cuore ma si perde in un bicchiere d'acqua, Davide, Stefania, Lucia, Carlotta, Anna, Sara, Gionata, Alessio, boh i nomi non me li ricordo più ragazzi siete stati fantastici e spero di rivedervi presto.
Il saluto più forte va a Giorgina che è sempre più un punto fermo delle mie Angoulême, e che sempre mi accompagna fra posti e persone belle; al Frongia e Claudia, al Palloni, a Virginia, Claudia, Luca Merli e tutto il gruppo dello studio insomma, a Michele e a Manuele, ad Aurelién e a Maurizio, a Lonnom Bao che ho finalmente potuto conoscere di persona e anche al mitico Vincenzo Cucca che non vedevo da quando tentava imperterrito di insegnarmi l'anatomia. La menzione più speciale va al mitico Dave McKean, a cui ho stretto la mano: mano che ho promesso di non lavare mai più e che cinque minuti dopo ho messo in bocca a una cagnolina troppo affettuosa che mi ricordava il mio Druk. Tesoro quanto mi sei mancato-
Il bottino di fumetti quest'anno è misero ma non per valore, ciò che porto a casa di più importante non ha peso. Ah, che scemo, forse dovrei dire che è invisibile agli occhi no? 
Ora torno alla mia vita, che però non è la verità, perché chi mi ha visto tornare se ne è già accorto: non sono la stessa persona che hanno visto partire. 
E chissà chi sarò se avrò il coraggio di cavalcare quest'onda enorme che si sta preparando, richiamandomi verso la Francia come l'acqua dell'onda precedente. 
Incrociate le dita per me.
LS

mercoledì 4 febbraio 2015

• c'è una strana sensazione... (parte 4) •


…di ritorno da Angouléme. 
Oramai è la quarta volta che scrivo questo post, sto diventando bravo.


Angouléme è sempre il fantastico festival che è, e la solita sensazione misto di stanchezza, di ispirazione, di felicità, di paura e di speranza si riaffaccia come ogni anno. E come ogni anno, ecco il mio resoconto.

La città è sempre fantastica, il paradiso di chi vuole vivere di questa sfiancante professione. Solo passeggiare per le strade che ormai sono diventate familiari, scolpite nel mio cuore e sotto i miei passi, mi rende una persona diversa, certo mi riempie di gioia. Vedere il solito murale al solito posto una sensazione di casa.


Questa volta ho finalmente avuto modo di esplorare la vita notturna di Angouléme, fatta di pub e locali più e meno accoglienti, musica assordante, stupide regole riguardo i cappelli, ragazze sorridenti, ragazze ubriache che cercano di rubarti il cappotto, la piazza dello Chat Noir gremita di gente fino a tardi, Italiani Francesi Spagnoli ubriachi ed espansivi, buona Picòn Bier e simpatici incontri tanto interessanti quanto casuali. 


Avere la casa a due passi dal centro ha decisamente aiutato, ma devo aver dormito nove ore in cinque giorni. Anche il tempo è stato clemente, nonostante un po' di pioggia.


Gli incontri si dimostrano sempre più difficili, al padiglione dei giovani talenti, così quest'anno l'ho evitato a piedi pari con eccezione di una chiacchierata con le editor di Ubisoft (che vai a sapere, fa fumetti). Per il resto ho parlato con un po' di editori e di disegnatori impezzandoli nei loro stand e ammollandogli il mio biglietto da visita.


Ma soprattutto mi sono finalmente goduto il festival come si deve, prendendomi i miei tempi per visitare gli stand, guardare le novità, conoscere autori, beccarmi dediche bellissime. 






Alla fine della fiera mi sono riportato a casa un bottino niente male, ho speso la solita valanga di soldi ma ne è valsa la pena.


Le mostre molto belle, fantastica quella dedicata al Watterson di Calvin & Hobbes, decisamente d'impatto.

 



Cosa dire delle persone? Il gruppo di Livorno/Siena/Firenze/Prato/Lille è stato fantastico e le serate con loro si portano ai primi posti dei miei ricordi di Angouléme (Federico Rolla, se solo ci fossi stato anche te!). Saluto in questa occasione Marco il fantastico Pazzaglia Giuseppe Chiara Francesca Veronica Ilaria e il mitico Maxime, ovvero François, ovvero Bernard, Marcél, Javier, Justin, Jean Jaque, Etienne, e mille ancora. 


Saluto anche Giorgina, fantastica, coi suoi biglietti da visita fatti a mano, lasciali come petali nel vento mi raccomando! Ovviamente il mitico gruppo della Comics di Firenze, peccato davvero che non stiate in centro ragazzi. Un saluto a Tania, a Valentina, al D'Uva, al grande Pippo Rossi, a Fabio Cenni, al Palloni e al Guarnaccia, a Michele beccato al volo, a Martina Batelli, al mitico Edoardo Natalini, e a tutti quanti ho incontrato e non. Un saluto anche a Manuele Fior, a Luke Pearson, a Dawid, e al fantastico Tony Sandoval, che ho avuto il piacere di stalkerare per tutto il festival.


Ora il cammino davanti a me è di nuovo illuminato, vediamo dove portano e quanto durano queste luci.
Incrociate le dita per me!