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lunedì 19 dicembre 2011

Acqua più Tatai meno K.

...dove k sta per la quantità di nero.
Aggiorno il blog all'alba del workshop di colorazione digitale con Emanuele Tenderini, organizzato dalla Scuola Comics che mi ha anche riportato per un attimo in quella fantastica atmosfera che è quella scolastica. Da dire sul corso, che si è incentrato soprattutto sulla fisica della luce più che sulle tecniche di photoshop, c'è che sicuramente è stato più teorico che pratico, e che ci ha fatto scoprire un metodo e un modo di vedere le cose che, maledizione, oggi mi sta attaccato agli occhi come un paio di occhiali, tanto da concedermi un'epifania di luce e colore ogni volta che alzo lo sguardo. Il risultato? Momenti tampono la macchina davanti per guardare il sole spuntare da dietro la nuvoletta.

L'altro risultato, ovviamente, è quello pratico:

Il primo esercizio consiste nel ritrarre la foto (a sinistra) e coglierne l'atmosfera. Dopo aver ottenuto un risultato quasi soddisfacente, photoshop si è chiuso inaspettatamente e ho dovuto ricominciare da capo, con l'ovvio meno entusiasmo.


Il secondo esercizio invece è stata una colorazione vera e propria. 
La vignetta è di WONDERCITY 


Emanuele ci ha fornito come ispirazione questa foto tratta dal bellissimo videogioco MIRROR'S EDGE


E questo è il mio risultato


Sfortunatamente (o fortunatamente, chissà) mi sono fermato allo scadere dell'ultima lezione, si potrebbe andare avanti con le lucine e i riflessini, ma sono contendo dell'effetto luminoso che ha questa vignetta, anche ricordando che al Tenderini in ascensore gli chiesto come facesse a fare delle tavole così brillanti. 

Grazie ancora ad Emanuele, quindi, e ai ragazzi che hanno seguito il corso, a tutti tutti, 
anche a quella persona lì, sapete a chi mi riferisco. 

Pronti a cominciare con un nuovo slancio, allora, non vedo l'ora di darmi ad una colorazione quindi finisco la tavola del futuro progetto nascente di cui parlavo anche nel post precedente e di cui spero parlerò meglio nel prossimo. 

Un'altro appunto è sugli Omini di China, ora anche il Tenderini ne possiede una copia, sono contento. 

Ed ora al lavoro, 
canticchiando siii-em-uai-chei! sull'aria di YMCA.

A presto!

LS




martedì 25 ottobre 2011

5000 suggestioni al secondo


Torno a casa or ora dopo il fine settimana a Bologna- il secondo- colorato dalla presenza di Manuele Fior e del Workshop organizzato da Hamelin, e ovviamente delle splendide persone che mi hanno accompagnato, vecchie conoscenze e nuove. 

Parliamo del workshop, quindi. La modalità era la seguente: date tot immagini scelte dal nostro Manuele, realizzare due tavole di una storia collegata ad una o più immagini. Collegata, o che la attraversi, o whatever. Tecnica a scelta, storia a scelta, tutto a scelta. Il risultato è stato il seguente:

Dall'immagine di Cindy Sherman "Unamed Film Still" 


Una serie di schizzi ad acquerello:

Di tutti gli sketch usati per la tavola definitiva si può dire che sono migliori della vignetta che hanno ispirato.


Della serie: QUESTO CHE SEGUE E' UN MANUELE FIOR ORIGINALE! :)
Questo è stato il suo "prova a fare una cosa così" (parlando di differenziazione di piani)

Arrivando quindi a snobbare questo...


...preferendo quest'altro. Dando un'occhiata ai suoi lavori, capisco perché. Certo il mio è un po' così.... 


Che hanno portato alla nascita di una delle due tavole progettate 
(la seconda non è mai nata per ragioni di tempistica...)

Non ne sono troppo soddisfatto, in realtà, a causa del mio stile che ancora spunta fuori qua e là preponderante, non mi sono lasciato andare abbastanza, forse.

Durante il laboratorio, Manuele era rimasto colpito da questo schizzo (fatto la sera prima del primo giorno un po' alticcio in Pza San Francesco a Bologna), considerandolo in grado di "bucare il foglio". 

Non chiedetemi cosa rappresenta per cortesia.

Quindi, sotto consiglio, mi sono messo a studiare questo stile e questo pentel Color Brush tirando fuori i seguenti schizzi.










E poi, l'ultimo giorno, in solo un'ora rimasta, invece di cominciare la seconda tavola, ho seguito un'altra suggestione, un'altra immagine, "la camera" di Balthus:



...e ne è uscito questo che non mi dispiace (specie per i tempi di produzione!)


La seconda vignetta, la migliore.


Del Workshop poco altro da dire, spero i risultati parleranno da soli. Quello che persiste è la sensazione che non c'è solo il fumetto impostato e tendente alla perfezione tecnica, e certi guazzetti di acqua e colore sanno parlare più di 50 livelli di photoshop- 

E che quando serve puoi sempre acquerellare con l'acqua del nilo.

Riguardo a chi fosse interessato a novità sul versante Omini di China, vi rimando al blog e al prossimo post che spiegherà la situazione lucchese. 

A presto!

LS